Le cause della pubalgia

sport ernia

Una delle cause più frequenti della pubalgia è rappresentata dall’ernia da sport, una patologia dolorosa che colpisce gli atleti anche nota come “sportsmen’s groin”, “groin stain” o “gilmore groin”. È stata descritta per la prima volta dal chirurgo inglese Jerry Gilmore che parlò di una patologia a eziologia mista, muscolare e nervosa, distinta dalla classica ernia inguinale: si tratta infatti di una serie di lesioni che riguardano la parete addominale inferiore e i tendini e i muscoli inguinali.

Si pensa che la competizione in età infantile abbia portato a un incremento precoce di ernia da sport anche in atleti non professionisti, il che ha avvalorato l’ipotesi che una scorretta preparazione atletica possa favorire l’insorgenza di questo tipo di lesioni.

La sport ernia in generale è una sindrome poco conosciuta e spesso non diagnosticata. Si riscontra principalmente in quelle attività sportive che richiedono una rapida accelerazione del tronco e degli arti inferiori, per un cambiamento repentino di direzione, o che richiedono l’inclinazione del tronco in avanti come avviene in sport come calcio, rugby, arti marziali, tennis, hockey sul ghiaccio, equitazione e via dicendo.

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Ernia da sport

  • Un’instabilità del pube causata da un’alterata coordinazione del sinergismo muscolare necessario al controllo efficace della dinamica dell’anca.
  • La presenza di uno squilibrio muscolare tra i muscoli adduttori dell’anca, che sono più potenti rispetto ai muscoli addominali inferiori.
  • Una lacerazione degenerativa del tendine congiunto o dell’aponeurosi del muscolo obliquo esterno, con successiva dilatazione dell’anello inguinale superficiale.
  • Una lacerazione della fascia trasversale.
  • Una compressione del nervo ileoinguinale all’interno del canale inguinale.
  • Un risentimento infiammatorio del peritoneo.
  • Tendinopatia inserzionale e della giunzione dei muscoli adduttori, in particolare dell’adduttore lungo.
  • Lesioni della parete addominale con interessamento delle strutture del canale inguinale.
  • Tendinopatia inserzionale dei muscoli retti dell’addome.
  • Osteoartropatia dell’articolazione sinfisaria.
  • Sofferenza dell’innervazione locale (nervo ileo inguinale, nervo genito-femorale, nervo ileo ipogastrico).
Ipotesi patogenetiche
  • Un’instabilità del pube causata da un’alterata coordinazione del sinergismo muscolare necessario al controllo efficace della dinamica dell’anca.
  • La presenza di uno squilibrio muscolare tra i muscoli adduttori dell’anca, che sono più potenti rispetto ai muscoli addominali inferiori.
  • Una lacerazione degenerativa del tendine congiunto o dell’aponeurosi del muscolo obliquo esterno, con successiva dilatazione dell’anello inguinale superficiale.
  • Una lacerazione della fascia trasversale.
  • Una compressione del nervo ileoinguinale all’interno del canale inguinale.
  • Un risentimento infiammatorio del peritoneo.
Lesioni più frequenti
  • Tendinopatia inserzionale e della giunzione dei muscoli adduttori, in particolare dell’adduttore lungo.
  • Lesioni della parete addominale con interessamento delle strutture del canale inguinale.
  • Tendinopatia inserzionale dei muscoli retti dell’addome.
  • Osteoartropatia dell’articolazione sinfisaria.
  • Sofferenza dell’innervazione locale (nervo ileo inguinale, nervo genito-femorale, nervo ileo ipogastrico).